Alla X edizione del concorso “Il Mobile Significante” vince l’universo dei piccoli complementi d’arredo

 Legno + creatività = sintesi concettuale dei vincitori del Concorso Il Mobile Significante 2013 dal tema “I più piccoli – oggetti d’arredo per i luoghi domestici”. Oggetti che possono essere realmente utili nella vita quotidiana, magari icone o ricordi del passato, legati a memorie, persone o momenti della nostra vita con un valore e un significato intrinseco. Aldo Cibic (designer), Ugo La Pietra (progettista e teorico delle arti applicate), Silvana Annichiarico (Direttore del Triennale Design Museum), Ettore Mocchetti (progettista e Direttore della rivista AD) e Giorgio Morelato (Presidente della Fondazione Aldo Morelato) hanno costituito la giuria dell’edizione 2013 che ha esaminato e valutato centinai di elaborati provenienti da tutto il mondo. Il premio “Fondazione Aldo Morelato – PROGETTO OPERA” di Euro 5.000 è stato assegnato al progetto CEPPO di Marco Fiorentino di Albenga (SV), “per la sua semplicità ma anche ambiguità relativa al rapporto tra interno/esterno dell’oggetto composto da elementi tra di loro aggregabili.” Si tratta di un oggetto multifunzionale che può essere utilizzato come tavolino o come seduta. E’ costituito da 4 elementi ( 10xP10xH30cm l’uno), ciascuno con tre lati a spigoli lisci e uno sagomato, uniti da 3 elastici in gomma sintetica. Il CEPPO intero (L20xP20xH30cm) si può avere in una versione lineare o classica, a seconda di dove si posiziona lo spigolo sagomato se internamente o a vista. Proposto in legno massello di cedro profumato o rovere. Accanto ai vincitori i giurati hanno ritenuto importante segnalare altri lavori come l’ATLANTE TAVOLO GEOGRAFICO di Maria Spazzi, “per la capacità di progettare un oggetto d’uso (tavolo) caricandolo di significati figurativamente allusivi al paesaggio e al territorio di volta in volta utilizzabile per operazioni domestiche”, e il NUUTAJARVI di Lorenzo Passi (VE) e Edoardo Passi (MI), “per l’innovazione di un oggetto d’uso (bicchiere) utilizzando due materiali e riproponendolo in un nuovo rapporto contenitore/supporto.”

Foto Credit: Giuffrida-Bragadin

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