Sono disegnati da Doshi Levien i tappeti in lana presentati al Salone del Mobile 2014 per Nanimarquina.
L’azienda con oltre 25 anni di esperienza tessile, esporta tappeti in tutto il mondo, con un pensiero globale che è all’origine di ogni progetto creativo ispirato ai valori di sostenibilità ambientale. Riciclo, riutilizzo e riduzione sono i principi cardine di tutta la produzione che, riconoscendo il valore dell’artigianalità, ha appreso le lavorazioni locali di quei paesi in cui i tappeti rappresentano un simbolo culturale.
Rabari è una creazione originale che mescola una grafica accattivante all’arte del fatto a mano, attingendo all’antica tecnica di tessitura indiana, chiamata Sumak. I tappetti, prima annodati e poi tessuti, sono realizzati con lana proveniente dalla Nuova Zelanda. Tre sono i modelli presentati con colori brillanti e motivi seducenti che traggono ispirazione dal mondo dell’arte contemporanea.
Sembrano tessiture incomplete, come se l’esito del disegno spettasse all’improvvisazione e alla libertà della creazione artigianale. Le diverse tecniche si sovrappongono, mescolandosi amabilmente tra loro per dare vita a tappeti che definiscono gli ambienti con una creatività unica e a tratti irriverente. In tre diverse dimensioni, ogni grafica segue un andamento originale, tracciando percorsi come giochi da tavola, forme geometriche che si inseguono lungo i fili con allegria ed esattezza.
I rabari, nome della collezione, sono una comunità nomade della regione di Kutch, dedita all’attività della tessitura da secoli. Producono tappeti con ricami elaborati e preziosi, grazie all’assiduo lavoro svolto da gruppi di donne che, sedute insieme, trascorrono intere giornate a definire i dettagli più complessi tra seta, fili di cotone, specchi e altri inserti materici.
Da qui i tappeti di Levien che rimandano alla sensualità e all’abilità artigianale di queste antiche tradizioni, con disegni unici e semplificati, in un’esplosione di toni luminosi e vivaci. Scaldano gli ambienti e li impreziosiscono, donando allo spazio un’atmosfera intrisa di sapori lontani e fascino.
Foto | nanimarquina