Nel grande mare di proposte e iniziative della Milano Design week in corso, facile pescare ad arte, è il caso di dire, iniziative importanti e d’interesse. Arita, manifattura giapponese di porcellane con già quattro secoli di storia, presenta la nuova collezione che unisce tradizione e innovazione, attitudini orientali a svolte di gusto occidentale: i 300 pezzi di fine porcellana tra piatti, bicchieri, tazze, brocche che la compongono, sono infatti stati disegnati da 16 designer di tutto il mondo andando a comporre ben 16 mini-collezioni. Un’occasione per ammirare creazioni raffinatissime che appena finito il Salone del mobile approderanno al Rijksmuseum di Amsterdam dove saranno esposte dal 22 Aprile al 9 Ottobre.
Arita è un villaggio circondato da montagne e foreste nella prefettura di Saga, in Giappone. Nel 1616 con l’arrivo di un artigiano coreano di straordinarie capicità, sono state realizzate le prime porcellane nipponiche, da subito molto apprezzate in Europa dove venivano importate dalla Dutch East India Company. La produzione ha avuto un calo dalla metà del secolo scorso. Ma è proprio da Arita che questa tradizione manifatturiera rinasce incontrando l’Occidente.
Obiettivo della collezione 2016, è far tornare la lavorazione della porcellana agli splendori dell’origine, abbinando memoria e innovazione. Ad essere esibite, infatti, sono forme di arte classica nell’interpretazione moderna che ne hanno dato alcuni designer internazionali chiamati a rivisitarle. In questo modo, ogni pezzo realizzato concentra stile, eleganza, passato e presente, e ha ragione d’esistere sia che venga esposto in un museo, sia che venga utilizzato nella vita quotidiana.
I 300 pezzi tra accessori per la tavola, piatti, brocche, ciotole, vasi, contenitori di porcellana che compongnono le collezioni, ben 16, quanti sono i designer internazionali chiamati a crearle, sono infatti suddivise in due tipologie: la serie Standard, composta da oggetti per la vita di tutti i giorni dal costo più accessibile; la serie Edition più da collezione, esprime la raffinatezza e la cura del dettaglio dell’arte della porcellana.
L’incontro tra Oriente e Occidente è cominciato 4 anni fa con la collaborazione del direttore creativo Teruhiro Yanagihara con il duo olandese Stefan Scholten & Carole Baijings che hanno coinvoltoun team di designer dopo avergli insegnato le tecniche tradizionali a stretto contatto con artigiani e fabbriche locali, dopo aver interiorizzato insomma l’anima di Arita, aggiornata da uno sguardo contemporaneo.
La collezione 2016 è la risposta, variegata, colorata, molteplice, dopo due anni di lavori già presentati al Salone del mobile in zona Brera, realizzata da 10 produttori di Arita su disegno di 16 designer provenienti da Europa, America e Giappone. Ecco i nomi: Ingegerd Räman, Studio Wieki Somers, Big Game, Christien Meindertsma, Teruhiro Yanagihara, Kirstie van Noort, Tomás Alonso, Christian Haas, Shigeki Fujishiro, Kueng Caputo, Pauline Deltour, Stefan Diez, Scholten & Baijings, Saskia Diez, Leon Ransmeier, Taf.
Dopo la tappa milanese, la collezione Arita approderà all’Asian Pavilion del Rijksmuseum di Amsterdam, dove sarà esposti nella mostra ‘Arita porcelain today’ che metterà a confronto i nuovi pezzi con altri simili della collezione permanente del museo, dal 22 aprile al 9 ottobre.
Info 12 – 17 aprile 2016 dalle 10 alle 18
(il 15 e il 16 aprile aperto fino alle 20)
Arita
Brera Site
via delle Erbe 2
Milano
Fonte e foto 2016arita.com