E’ geniale e sorprendente la creatività che può nascere dal riciclo di un materiale di scarto come la polvere di marmo.
Dalla sua polvere , risultante dalle fasi di estrazione, taglio e levigatura, Francesca Gattello, ha generato la collezione Calcarea. Una linea giovane e raffinata che svela le potenzialità della materia prima e l’abilità della lavorazione.
Il progetto nasce da una ricerca di studi che al suo termine ha incontrato il supporto e l’adesione da parte di Rosso Ramina. Una piccola realtà aziendale, sita in Toscana e dedita alla produzione e lavorazione della ceramica. Da una comunione di intenti è nata perciò la collaborazione che ha saputo reinterpretare e dare nuova vita alla polvere di marmo attraverso una gamma di raffinati articoli per la casa.
Si tratta di pezzi unici data la composizione eterogenea del materiale che conferisce ad ogni elemento una nota distintiva e irripetibile. Le tonalità ad esempio, variano da pezzo a pezzo e in modo sorprendente, talvolta declinando verso tinte calde o all’opposto in direzione di un registro cromatico più freddo.
I rifiuti di una pietra industriale come il marmo, sono diventati per la giovane designer, oggetto di studio per essere trasformati nella componente primaria di un nuovo e sperimentale materiale ceramico. A questi si aggiungono polveri provenienti dallo scarto dell’argilla, in una combinazione che sta offrendo risultati forse inaspettati.
Al momento la collezione è in fase di prototipazione, ma l’obiettivo è quello di ampliare il raggio di diffusione e comunicazione del progetto su scala industriale, veicolando così non solo il principio del reimpiego dei materiali, ma anche la tradizione locale del territorio toscano, legata alla ceramica.
Ogni articolo offre una duplice faccia, da un lato una superficie levigata e finita e dall’altro invece una ruvida al tatto che esprime il carattere originario della materia prima. La serie offre una gamma di accessori molto varia e ricca, che va dalle pentole ai vasi, senza tralasciare bicchieri, ciotole o brocche.
Foto | francescagattello