Il libretto d’impianto della casa, che serve per segnalare le situazioni abitative con impianti pericolosi, entra in vigore il 15 ottobre e prevede sia a registrazione degli impianti delle case italiane, sia la diagnosi che ne verifica l’igiene e la salubrità.
Il libretto d’impianto che è entrato il vigore il 15 ottobre, ha come obiettivo quello di registrare tutti gli impianti presenti nelle abitazioni degli italiani. Non si tratta soltanto di censire caldaie e sistemi di riscaldamento ma anche i sistemi di climatizzazione, gli impianti solari e quant’altro.
Gli esperti fanno notare che nonostante ci sia molta confusione su questo strumento, l’obiettivo è quello di migliorare la sicurezza degli immobili. Con i nuovi controlli, quindi, si assicura ai cittadini che gli ambienti in cui vivono e quelli in cui lavorano, siano salubri e sicuri, ma siano anche efficienti nell’attività di riscaldamento o refrigerazione.
Non bisogna approcciarsi con ansia a questo strumento ma occorre comunque mettersi in regola, conservando anche i libretti vecchi. Il compito del cittadino è quello di controllare la scadenza della manutenzione degli impianti e fare in modo di aggiornarli. I libretti, in realtà, sono due: uno riguarda l’efficienza degli impianti e uno monitora la manutenzione per la sicurezza degli impianti e quella per garantirne la salubrità.
Siccome è impensabile che un cittadino provveda da solo a cercare di compilare il proprio libretto d’impianto, allora è necessario che al controllo periodico del riscaldamento sia richiesto un manutentore a domicilio. Il manutentore deve essere chiamato dall’occupante dell’abitazione, sia che ne sia proprietario, sia che sia l’inquilino in affitto. Se invece il riscaldamento, all’interno del condominio, è centralizzato, allora il manutentore deve essere chiamato dall’amministratore.