L’illuminazione di un ambiente può essere legata a tanti dispositivi diversi. Tra essi figurano anche le lampade a stelo che soprattutto negli anni ’90 hanno vissuto per un periodo un’intensa espansione. E che tuttora possono rappresentare la soluzione ideale.
Ve ne sono diverse tipologie, guardiamole da vicino.
Lampada semplice
La lampada a stelo semplice è quella che è composta essenzialmente da una piastra d’appoggio circolare, un’asta verticale ed un paralume arrotondato che nasconde la lampadina. Pochi fronzoli e illuminazione soffusa al punto giusto, soprattutto se il paralume è di vetro soffiato.
Lampada elegante
Questo tipo di luce può avere diverse espressioni: principalmente ad essere maggiormente lavorata è la base, quasi mai di forma rotonda, accompagnata da un’asta verticale che può essere leggermente inclinata o lavorata appositamente. Quando si parla di eleganza in questo caso essa dovrebbe essere percepita come cura dei moltissimi dettagli che caratterizzano l’oggetto.
Lampada minimalista
In questo caso le linee sono ancora più essenziali di quelle delle classiche lampade a stelo perché in questo caso ad essere semplificato è anche lo stesso paralume di questo dispositivo. Semplicità e pulizia le maggiori caratteristiche.
Lampada naturale
Lampade a stelo in legno o in altro materiale naturale possono donare all’ambiente nel quale vengono inserite un’atmosfera del tutto speciale. Di solito i produttori puntano sul legno di faggio per questa tipologia di illuminazione, il quale viene finemente lavorato in base a quelle che sono le esigenze del cliente.
Lampada alternativa
Sotto questa definizione è possibile riunire tutte le lampade eclettiche costruite in materiali particolare e riproducenti le forme più disparate ed artistiche esistenti. E’ in questo tipo di lampada che l’estro della maggior parte degli architetti e designer si sbizzarrisce.