Quella dei lampadari è una scelta che spesso porta il compratore davanti a cataloghi di enorme fattura e di ampia possibilità: vediamo insieme come regolare la selezione in base ai materiali e dove usarli.
Una scelta basata sui materiali spesso può rivelarsi anche utile per risparmiare qualche soldo sulla spesa totale, a patto che vengano presi in considerazione tutti gli elementi. Partiamo dal materiale che per definizione è considerabile universale e adatto ad ogni ambiente: la plastica. I lampadari in plastica sono per struttura più resistenti e facili da pulire di qualsiasi altro accessorio simile di materiale diverso: resistono all’escursione termica, è possibile pulirli dalla polvere con un semplice spolverino e soprattutto vengono creati nelle fogge più disparate rendendosi in questo modo disponibili all’inserimento in qualsiasi stile. Ecco quindi che scegliendo il modello giusto non si avranno problemi ad inserirne sia in una cucina in stile country sia in una cameretta per bambini.
E’ possibile ottenere la stessa versatilità con il vetro, ma è necessario tenere da conto che fino a che non è installato correttamente un lampadario di questa tipologia risulta essere senza dubbio molto più fragile dello stesso modello in plastica. Gli effetti che si possono ottenere in materia di illuminazione in tal senso sono però superati solo dal cristallo. Questo tipo di accessori sono adatti a grandi vani caratterizzati da soffitti alti ed ampia metratura di solito arredati in modo classico.
Una tipologia di lampadario poco sfruttata è senza dubbio quella creata con del legno: ed è un vero peccato dato che in commercio ne esistono modelli perfetti per adattarsi a stanze dal sapore antico tanto a quelle caratterizzate da arredamento moderno.