Quando si tratta di scegliere l’illuminazione più giusta per la propria abitazione sono diversi i fattori che entrano in gioco: da una parte c’è il desiderio di seguire il proprio gusto estetico, dall’altra la necessità di trovare qualcosa che sia in grado di essere funzionale. Anche dal punto di vista della manutenzione.
Di solito si è abituati a scegliere dei lampadari che, installati generalmente, hanno il compito di illuminare tutta la stanza. Ma in caso si voglia qualcosa di più specifico e magari più soffuso in grado di creare effetti, come regolarsi? Di solito sono 3 le soluzioni differenti da poter sfruttare: plafoniere a muro (questo porterebbe però a rinunciare alla classica illuminazione sul soffitto, N.d.R.), lampade mobili o faretti e lampade da tavolo.
Come è possibile intuire si tratta di tre approcci differenti in grado di dare risultati differenti. La plafoniera a muro, ad esempio, è ciò che di più simile esiste ad una normale luce da soffitto, con l’unica differenza che risulta essere più personalizzabile in quanto ad elementi di vetro o plastica di copertura per ottenere effetti differenti. La manutenzione è decisamente più semplice di quella che un lampadario classico richiederebbe, sia per pulizia che per sostituzione.
La classica lampada con base o faretto è senza dubbio la soluzione migliore se, ad esempio, si desidera una luce che sia in grado di cambiare in intensità: posta ad un angolo della stanza è in grado di essere modificata con estrema facilità. Ed infine la lampada da tavolo: essa è più che altro un vezzo immobiliare, ma per questo non meno utile.
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