Per Expo 2015 arriva anche la presentazione del Padiglione Thailandia, un progetto affascinante che affronta la drammatica realtà della fame nel mondo.
Attraverso le scelte architettoniche e allestitive, il paese vuole offrire una risposta concreta che superi le visioni utopiche affidandosi a proposte e interventi concreti, come unica via per trasformare il sogno in realtà. Centrare l’obiettivo è possibile attraverso strategie e politiche che non restino riflessioni intenzionali ma si traducano in capacità e tempismo.
Expo Milano 2015 sarà l’occasione per una tavola rotonda ad ampio raggio, sui temi che affannano il pianeta e che devono essere affrontati in maniera risolutiva con la partecipazione attiva di tutte le nazioni. Per questo il Padiglione Thailandia ha individuato, all’interno del concept, Nutrire il pianeta, energia per la vita, quattro filoni tematici da percorrere metaforicamente e fisicamente per approdare ad un sistema intelligente di azioni da mettere in pratica.
Il primo di questi, “innovazioni tempestive, serve un sogno” è la visione realizzata attraverso la costruzione di un cinema virtuale di forma ellittica, animato da proiezioni e performance acrobatiche, di tecniche di prevenzione della fame nel mondo che muovono dalla protezione del sistema ambientale. Le mappe e gli strumenti interattivi invitano i visitatori a immergersi in un’esperienza che reclama partecipazione.
Altra via è quella indicata dalla sostenibilità come principio di equilibrio della vita. Qui il Padiglione Thailandia svela al mondo tutte le attività e gli sforzi intrapresi e oggi in atto, per sostenere gli agricoltori sul territorio. Si tratta di un approccio diretto alle attività dei lavoratori che vengono messi in condizione di contribuire allo sviluppo sostenibile delle risorse agroalimentari.
Con un percorso guidato, alla scoperta dei sapori e delle strade thailandesi, il 2015 Progetto Expo diventa un efficacie mezzo di comunicazione attorno alla cucina Thai. Il cibo da strada, insieme alla varietà delle tecniche di preparazione sono il simbolo di un’identità culturale in cui la ricchezza si esprime attraverso il mix di diversità.
L’ultima tappa del percorso è un ritorno alle origini che mette in luce il legame tra cibo e terra, ricostruendo la trama delle tradizioni fino ad arrivare alle radici del sistema agricolo del paese. Comprensione e conoscenza di questo luogo, non possono prescindere dagli elementi naturali, da sempre interpretati attraverso un ricco repertorio di miti e leggende.
Il Padiglione Thailandia, opera di OBA, Ufficio di Bangkok Architetti, si ispira nelle forme al cappello tipico del coltivatori di riso e al serpente d’acqua, noto come “naga”, che ritroviamo protagonista di vicende letterarie quanto di modelli architettonici. Una passerella condurrà i visitatori in un campo di riso mostrandone le diverse fasi di coltivazione e una parete monumentale, realizzata in mattoncini presi in prestito dallo stile dei templi, diventerà il simbolo del trait d’union tra agricoltura, natura e popolo.
Per Expo 2015 il Padiglione Thailandia ci attende con una suggestiva scenografia che mostra le molte facce di un luogo conosciuto solo in superficie, promuovendo la propria immagine e cultura in maniera completa.
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