Expo 2015, Padiglione Israele: i campi di domani

Israele, benché sia sempre tra i Paesi più in vista nella cronaca internazionale, è un Paese relativamente giovane, una nazione costituita da poco ma con alle spalle una tradizione agricola di tremila anni che adesso riaffiora per rafforzare l’economia locale, trovando nuovi spunti nelle evoluzioni tecnologiche. Ecco il padiglione pronto per l’Expo 2015

L’Expo Milano 2015 è un’occasione per mettere in mostra tutti i progressi che la tecnologia di coltivazione di campi ha fatto in questi anni e che ha portato interessanti risultati anche a paesi come Israele. Da oltre tremila anni gli abitanti di questa terra devono fare i conti con terreni molto aridi e devono trovare sempre nuove strategie per renderli fertili. Nel campo della scienza e dell’innovazione, adesso, Israele è un paese leader.

Nel suo padiglione che si sviluppa su un’area di 2369 metri quadri, il visitatore è condotto in un’esperienza visiva senza precedenti che lo istruisce sull’ingegneria agricola e offre uno sguardo sul domani e sull’evoluzione dell’umanità in generale. Il Padiglione Israele è diviso in quattro aree ed è stato progettato dall’architetto David Knafo che ha pensato di ispirarsi al giardino verticale. Per questo si trova una parete alta 12 metri e lunga 70 metri tutta adornata di piante vive, fuori e colori che in base alla stagione cambiano colore.

Il richiamo alla vegetazione florida simboleggia la ricerca delle strategie  migliori per far evolvere il settore agroalimentare del paese combattendo al tempo stesso contro la desertificazione, attraverso opere di bonifica di terreni incolti e attraverso l’ottimizzazione delle risorse idriche. Dopo la visione del film 3D sarà possibile assaporare le specialità locali preparate in una cucina a vista.

1 commento su “Expo 2015, Padiglione Israele: i campi di domani”

Lascia un commento