La Cambogia è un crocevia di culture che si trova tra Cina, India e Sud-Est asiatico. È un Paese dove la natura è ancora incontaminata e la popolazione si dedica principalmente alla coltivazione del riso che non è soltanto un metodo di sostentamento ma una vera e propria eredità culturale. Il Padiglione per l’Expo 2015.
La Cambogia o meglio il Regno di Cambogia, ha scelto di enfatizzare tutti i tratti caratteristici del Paese dove alla coltivazione del riso si aggiungono la cultura profonda di un popolo che da anni è al centro di numerose direttrici, l’arte e l’ospitalità della gente.
Siccome il tema dell’Expo 2015 è l’alimentazione, sarà declinato dalla Cambogia secondo il concept: “Il riso, coltura di una terra dalla forte eredità culturale.”
Il riso beneficia di un sedimento alluvionale del Mekong, il fiume che ha il compito di fertilizzare tutta la zona centrale, irrigando la risaie grazie al sistema combinato tra lago e fiume Tonlé Sap. Con l’Expo 2015 la Cambogia ha finalmente la possibilità di farsi conoscere come Paese ricco di storia e dalle grandi potenzialità economiche.
Proprio per via della coltivazione principale, la Cambogia farà parte del Cluster del Riso e avrà a disposizione uno spazio espositivo di 125 metri quadri in cui proverà a trasmettere un messaggio importante, quello della responsabilità rispetto alla coltivazione dl riso. In Cambogia bisogna conoscere le tecnologie di gestione dei raccolti agricoli, i sistemi di irrigazione e la catena distributiva del cibo. La coltura è prima di tutto cultura.
Spazio anche alla storia cambogiana e al sistema di irrigazione Baray Toek Thla dell’XI secolo, ai bacini idrici di re Indravarman I e al sentimento religioso che i contadini della zona nutrono nei confronti del riso. Basta pensare a quanto è importante il riso nelle cerimonie di aratura nel mese lunare di Pisak o nel Dalean, la festa del raccolto.