L’esposizione universale sta per chiudere i battenti e l’entusiasmo del pubblico visitatore è estremamente alto. Ma se ci fosse ancora qualcuno indeciso su quali padiglioni visitare, dopo aver letto del riconoscimento per il miglior design non ci sono più dubbi: il Padiglione d’Israele va inserito tra i “da vedere”.
Innovativo dal punto di vista tematico e architettonico, il Padiglione di Israele si è subito distinto per i colori legati ai Field of Tomorrow, un tipo di parete studiata per lo sviluppo dell’agricoltura verticale che consente di superare i disagi delle zone povere d’acqua, arricchendo al contempo lo spazio urbano.
Il Padiglione di Israele ha ospitato anche numerose iniziative e tanti approfondimenti legati anche al design e alla tradizione architettonica lasciataci in eredità dai romani.
Adesso, quasi al termine della manifestazione si prende nota di un altro riconoscimento: il Padiglione di Israele, infatti, ha ricevuto una Menzione d’Onore da parte del magazine EXHIBITOR nella categoria del Miglior Design Esterno.
Il Padiglione è stato definito: “Spettacolare!” I giudici di EXHIBITOR lo hanno adorato fin dall’inizio. “Magnifico! Un esempio vivente di sostenibilità, estremamente coerente con il tema di Expo 2015 Milano,” hanno commentato.
La principale struttura del padiglione è il campo verticale composto da unità modulari coltivabili. Ogni modulo del campo contiene un sistema computerizzato d‘irrigazione a goccia che ottimizza le condizioni di crescita delle piante. In particolare sulla parete ci sono culture di grano, riso e mais, ovvero le maggiori risorse alimentari di origine vegetale. Il risultato è un mosaico di colori e profumi, realizzato grazie a tecnologie sostenibili avanzate che permettono il risparmio di energia, aria e acqua. La struttura costituisce i Fields of Tomorrow, i campi del domani.
L’intera struttura è a impatto zero e sarà riciclata al termine dell’esposizione.