Il Padiglione del Giappone all’EXPO 2015 è sempre stato, fin dall’inizio, al centro delle polemiche per via dei costi applicati dal ristorante interno. Eppure chi ha visitato questo spazio sa che l’esperienza è unica e molto dipende dalla sapienza progettuale profusa nella realizzazione del Padiglione.
Partiamo subito con il video di presentazione del Padiglione del Giappone realizzato dal Bureau International des Expositions:
A livello architetturale, si pone l’attenzione sulle specificità della tradizione giapponese che è la prima architettura al mondo basata sulle griglie tridimensionali di legno.
Fin dai tempi antichi nei villaggi giapponesi si è instaurato un rapporto ideale tra l’uomo e la natura (sistema di riciclo) tramite i satoyama, tipiche strisce di terreno coltivato frapposte fra onde di colline lussureggianti. Tuttavia, in seguito alla modernizzazione, la composizione del riciclo è andata deteriorandosi, fino a cadere in un rapporto basato sullo sfruttamento unilaterale della natura (sistema non fondato sul riciclo). Si pensa che la maggior parte dei problemi legati all’alimentazione su scala globale sia dovuta proprio a questo sistema non fondato sul riciclo.
Non mancherà un’altra caratteristica della tradizione giapponese, vale a dire la tecnologia avanzata. Per questo le tradizionali tecniche giapponesi di costruzione in legno che adottano un “metodo di tensione compressiva” in cui i singoli elementi costruttivi sono collegati con sistemi di aggancio e giuntura per ottenere il necessario supporto, sarà frutto di una commistione di tecniche costruttive tradizionali per realizzare un esempio di architettura innovativa capace di esprimere appieno la fusione di cultura tradizionale e tecnologia avanzata.
Il Padiglione Giappone presenta una struttura a due piani, come di consueto. Il piano terra è dedicato alla zona espositiva, mentre il primo piano è costituito da ristoranti e zona eventi.