EXPO 2015, 3 buoni motivi per visitare il Padiglione di Israele

A livello architettonico, una delle maggiori attrattive dell’EXPO 2015 è il Padiglione di Israele. Ripercorrendo la genesi della struttura, abbiamo individuato almeno 3 buoni motivi per visitare questa parte dell’esposizione universale in scena a Milano. 

Abbiamo parlato delle specificità del Padiglione di Israele all’EXPO 2015, in diverse occasioni, spiegando il concept dei campi di domani, approfondendo il tema della bioedilizia e presentando la particolare parete cangiante. Grazie allo zoom che ci consente di fare Fields of Tomorrow abbiamo avuto l’occasione di apprezzare ancora questo padiglione.

Oggi possiamo enucleare almeno 3 buoni motivi per cui vale la pena visitare il Padiglione di Israele a Expo.

1. Il concept di David Knafo

David Knafo, l’architetto che ha ideato il Padiglione ha deciso di puntare tutto sulla presentazione delle specificità del territorio israeliano. Tradurre questa idea in un approccio progettuale è stato molto difficile ma si è arrivati ad uno sviluppo e alla realizzazione del padiglione, grazie all’aiuto e alla professionalità di Avant Video System (AVS). Da questo brainstorming è nata l’idea del “campo verticale” coltivato con il meglio della produzione agricola Israeliana, creato sul fianco del padiglione. Al di là del colpo d’occhio, questo giardino cangiante rispetta le regole della bio architettura ed è costruito interamente con materiali riciclati.

2. La tecnologia usata per la costruzione del Padiglione

La tecnologia usata per la costruzione ed il funzionamento del Padiglione rispecchia lo stesso standard. Si nota immediatamente che la struttura non è provvista di fondamenta, ma ha una pavimentazione raffreddata da un sistema ramificato integrale di tubi in cui l’acqua fluisce da uno scavo vicino, riducendo così l’utilizzo di aria condizionata al minimo, con una ventilazione addizionale dal soffitto.

Per rendere più gradevole la visita sono state create numerose zone d’ombra soprattutto all’aperto e grazie a strutture che si possono montare e smontare con semplicità. Impatto sul territorio? Nullo!

3. L’organizzazione della visita molto suggestiva al Padiglione

Il visitatore surclassato dagli stimoli, riesce a fare un’esperienza semplice e suggestiva nel Padiglione di Israele, approfondendo nel primo spazio le specificità dell’agricoltura israeliana, nel secondo spazio la tecnologia agricola fino ad arrivare negli spazi ampi dove passeggiare tra i giardini del Padiglione.

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