Come scegliere i pezzi di arredo e soprattutto come trattare il velluto di cui sono fatti? Il 2018 ha mostrato di apprezzare questo materiale in modo sentito e continuo: scopriamo insieme come regolarci in merito al suo uso.
E’ palese che decidere di arredare con il velluto sia sinonimo di stile e ricercatezza ma proprio per le sue caratteristiche è importante non esagerare nell’approccio, tentando di mantenere l’ambiente il più possibile equilibrato. E’ importante comprendere quale sia l’effetto che si vuole ottener con questo materiale: se abbinato al legno o ai metalli opachi lo stesso creerà un effetto più sobrio, mentre accoppiato con il marmo e con i metalli lucidi si otterrà un risultato più luxury ed elegante.
In caso si voglia eseguire un restyling in grado di lasciare il segno, va sottolineato come il velluto si riveli spesso l’elemento più adatto da utilizzare e questo a prescindere dal colore scelto: quel che è certo è che si tratta di uno dei tessuti più glamour sui quali designer ed appassionati possono contare se vogliono dare all’abitazione presa in considerazione un carattere specifico e questo a prescindere dal tipo di stile scelto per l’arredamento. Il velluto si adatta infatti tanto ad un approccio classico quanto ad uno moderno: i giochi di colore che si possono mettere in atto sono molteplici.
Quando si decide di arredare con il velluto è importante anche averne estrema cura: esso infatti è un materiale delicato la cui manutenzione differisce a seconda del tipo di filato utilizzato. Non vi è molto da temere però: generalmente è divenuto più resistente grazie alle tecnologie applicate per la sua produzione. Va ad ogni modo ricordato che se il velluto è in seta richiede un lavaggio a secco, mentre per quello lino o cotone basta tamponare con un panno imbevuto d’acqua e asciugare, oppure utilizzare una spazzola contropelo.