Climatizzazione: quali condizionatori in caso di vincoli paesaggistici o architettonici?

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Il condizionatore è un apparecchio essenziale per raggiungere il perfetto comfort indoor, motivo per cui attualmente risulta ampiamente diffuso in moltissimi edifici residenziali e produttivi. Tuttavia, esistono delle situazioni che non ne consentono l’installazione, come nel caso di vincoli architettonici o paesaggistici o di particolari divieti condominiali.

Climatizzazione

La ragione è da attribuire al fatto che le unità esterne, essendo installate prevalentemente sulle facciate, in queste specifiche circostanze finirebbero con l’impattare sul cosiddetto decoro urbano degli edifici.

Di conseguenza, i classici climatizzatori con motore esterno, anche se essenziali per ripristinare la vivibilità degli interni quando la colonnina di mercurio segna temperature da record, non sono installabili in edifici sottoposti a vincolo architettonico e in tutti quei casi in cui la presenza del motore esterno su una facciata possa contribuire ad alterare l’aspetto di scorci paesaggistici di pregio, come belvederi, panorami, fasce costiere o particolari contesti naturali.

I condizionatori con unità esterna possono essere inoltre vietati in quegli stabili con un regolamento condominiale restrittivo, che consideri il motore esterno dei climatizzatori come un elemento in grado di compromettere l’assetto originale della facciata del palazzo. Oggigiorno è possibile ovviare a questo problema optando per i condizionatori senza unità esterna, dispositivi che non prevedono la presenza di un secondo apparecchio al di fuori dell’edificio.

Climatizzatori senza unità esterna: quali differenze con i classici condizionatori?

I migliori modelli di climatizzatori senza unità esterna, come quelli selezionati da Desivero.com, permettono di ottenere un elevato comfort termico, qualunque sia l’ampiezza del vano da climatizzare. Difatti, nonostante ad oggi siano considerati come una semplice alternativa ai dispositivi più tradizionali, questi modelli, nei quali il motore è integrato nello split collocato indoor, sono capaci di assicurare risultati del tutto equiparabili ai loro corrispettivi con motore esterno.

La sola differenza è la presenza di un assetto monoblocco, progettato per essere alloggiato all’interno dell’abitazione e, di conseguenza, per essere installato davvero ovunque. Tuttavia, non bisogna confonderli con i classici apparecchi portatili dotati di tubo, dal momento che si tratta di veri e propri climatizzatori fissi, che offrono le medesime performance in termini di efficienza e di silenziosità garantite dalle soluzioni più comuni.

Naturalmente, tutti i climatizzatori senza unità esterna presentano linee di design pulite e compatte, capaci di armonizzarsi perfettamente con l’estetica dell’indoor. Nelle migliori soluzioni dotati di pompa di calore e tecnologia inverter, questi dispositivi si avvalgono inoltre di sistemi all’avanguardia, per assicurare sempre un ambiente climatizzato, ma con un ridotto consumo di energia. Al variare dei modelli possono essere inoltre dotati di connettività Wi-Fi e garantire un funzionamento caldo-freddo, per rispondere alle diverse esigenze di climatizzazione in qualunque periodo dell’anno.

Non solo estetica: i vantaggi dei condizionatori senza unità esterna

Non prevedendo la presenza di un motore da collocare outdoor, i condizionatori senza unità esterna hanno il vantaggio di poter essere installati facilmente in tutti quei contesti in cui la collocazione di un’unità esterna risulti complessa o proibitiva.

Difatti, anche se in genere sono ricercati per la loro capacità di preservare l’estetica delle facciate, in realtà sono dei dispositivi indispensabili sia nei casi in cui la collocazione outdoor del motore non possa assicurare un’agevole fase di manutenzione sia nei casi in cui lo spazio esterno sia talmente ridotto da non consentire la collocazione di un’unità esterna.

A garantire una ottimale integrazione architettonica, la presenza di due sole bocchette d’estremità al posto del motore, le quali, richiedendo in genere due piccoli fori con un ingombro superficiale di circa 15 cm di diametro, assicurano una perfetta funzionalità, preservando l’estetica e gli spazi.

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