È sicuramente un’ovvietà affermare che quando si sceglie una porta blindata per la propria casa si debba optare per un modello in grado di resistere efficacemente ai tentativi di forzatura operati dai malviventi, quel che non tutti sanno è che questa capacità può essere conosciuta dal consumatore in maniera del tutto oggettiva, grazie ad un apposito parametro.
Il parametro in questione è la classe antieffrazione, indicativo appunto del livello di affidabilità del modello in relazione alle diverse tipologie di effrazione che possono essere poste in essere dai malintenzionati.
Le classi antieffrazione sono 6, a partire da quella meno performante fino a quella che lo è di più, andiamo dunque a scoprire quali peculiarità corrispondono ad ognuna di esse.
Classe antieffrazione 1
Le porte blindate appartenenti alla classe antieffrazione 1 hanno delle capacità di resistenza minime.
Queste porte, infatti, sono in grado di resistere esclusivamente a tentativi di effrazione condotti da scassinatori occasionali tramite il semplice utilizzo della forza fisica e senza che abbiano a loro disposizione alcuno strumento.
Classe antieffrazione 2
Rispetto a quelle della classe 1, le porte blindate di classe antieffrazione 2 sono leggermente più resistenti.
Questi modelli, infatti, sono in grado di resistere a tentativi di forzatura condotti da scassinatori occasionali tramite l’aiuto di strumenti molto semplici, come possono essere coltelli, cunei o tenaglie, per un lasso temporale indicativo compreso tra 3 e 15 minuti.
Classe antieffrazione 3
Con le porte blindate di classe antieffrazione 3 si raggiunge un livello di resistenza affidabile.
Questi modelli, infatti, sono in grado di resistere a tentativi di apertura forzata ad opera di scassinatori con un buon livello di esperienza che si aiutano, nel loro intento, utilizzando strumenti specifici per lo scassinamento, come dei piedi di porco.
Dinanzi a questo genere di minacce, queste porte sono in grado di resistere indicativamente dai 5 ai 20 minuti.
Classe antieffrazione 4
Le porte blindate di classe antieffrazione 4 innalzano ulteriormente l’asticella, essendo in grado di resistere a tentativi di forzatura operati da scassinatori esperti con l’aiuto di strumenti particolarmente temibili anche di natura elettronica, come seghe e trapani.
È più alto anche il tempo di resistenza di questi modelli, che viene quantificato nel lasso temporale compreso tra i 10 ed i 30 minuti.
Classe antieffrazione 5
Le porte blindate appartenenti alla classe antieffrazione 5 sono estremamente affidabili, potendo resistere efficacemente a tentativi di effrazione condotti da ladri molto esperti per un tempo importante, dai 15 ai 40 minuti, tramite l’ausilio di strumenti di scassinamento molto efficaci, come una mole ad angolo dal disco di massimo 125 mm di diametro.
Classe antieffrazione 6
La classe antieffrazione 6 identifica le porte blindate che vantano i livelli di resistenza più alti in assoluto.
Questi modelli possono resistere per lassi temporali importanti, indicativamente dai 20 ai 50 minuti, a tentativi di effrazione condotti da malviventi professionisti utilizzando gli strumenti di scassinamento più efficaci, come una mole ad angolo dal disco dal diametro massimo di 230 mm.
Quali modelli scegliere per un’abitazione?
Ora che si è scoperto quali sono le caratteristiche tecniche delle varie classi antieffrazione è possibile porsi la domanda che più interessa al consumatore: quali modelli sono consigliati per una casa?
Se l’immobile da proteggere è un’abitazione, l’ideale è orientarsi verso modelli appartenenti alle classi antieffrazione 3 o 4, come è il caso dei portoncini blindati proposti da Ariete Porte Blindate.
Le porte appartenenti alle classi 1 e 2 possono andar bene per cantine, piccoli magazzini e contesti analoghi, mentre i modelli di classe 5 e 6 si rivolgono ad ambienti per cui sono necessari livelli di sicurezza estremi, come banche, gioiellerie, edifici governativi e simili.