Una libreria in rame, il nuovo metallo dell’arredamento!

Robusto, duttile e resistente. Ottimo conduttore termico/elettrico, sfoggia proprietà antibatteriche e un talento per il “lavoro di squadra”, ovvero la predisposizione a formare leghe con altri metalli. Non stupisce dunque, che l’Istituto Italiano del Rame lo promuova con un ventaglio di iniziative interessanti, a partire dalla mostra annuale “Abitare con il rame”. Oggi noi di Arredamente parliamo di un oggetto speciale, che può trovare spazio in qualunque abitazione: la libreria ideata da Ferruccio Laviani per KME.

Arredamento in blu: quando la casa si veste di eleganza

Blu come l’acqua, quella profonda che disegna la linea dell’orizzonte. Blu come una notte d’estate, con il vento caldo che soffia e il cielo scuro illuminato solo da qualche raggio di luna. Il blu è un colore dal fascino profondo, che sia intenso come il blu oltremare oppure dirompente ed energico come il blu elettrico. Inquieto, allergico all’aplomb dei colori freddi, il blu si veste di sfumature indaco e irrompe sulla scena conquistanto stilisti e designer, che lo hanno reso il protagonista assoluto delle loro creazioni. Da solista o in coppia con il bianco, che è il suo partner più collaudato per gli abbinamenti chic. Guardate queste poltrone e lasciatevi trasportare dall’emozione intensa del blu!

Arredare in stile etnico: sgabelli e panche

Indica l’appartenenza a un popolo, a una comunità nazionale o tribale oppure a un determinato luogo. Ma la di là delle definizioni del vocabolatio, etnico è un termine che attribuiamo indifferentemente a un pezzo di arredamento, a un abito, a un cibo, alla musica e a tutto quello che ha a che fare con culture lontane e diverse dalla nostra. Queste culture ci affascinano, e molto. Consumiamo i loro cibi e ci appassionano i loro manufatti che hanno quel sapore artigianale che noi ormai abbiamo quasi del tutto perduto. I materiali sono quasi sempre naturali (foglie, zucche, fili d’erba, bamboo) e le tecniche (intreccio o decorazioni) richiedono un’abilità manuale non indifferente. Anche i designer ogni tanto si fanno ispirare dal mondo lontano, esotico e affascinante dell’etnico e i risultati sono davvero belli!

Landcarpet di Florian Pucher: un tappeto per gli appassionati di geografia

Vi piace la geografia? Siete appassionati di continenti, ambienti e confini geografici? Questo è l’oggetto di design che fa per voi. Landcarpet di Florian Pucher è un tappeto moderno molto grande, ispirato alla natura e ai paesaggi d’allevamento e dell’agricoltura, per intenderci quei grandi terreni a diversi colori, dall’avana al grigio al verde prato, in cui pascolano liberi gli animali. Questo tappeto ci mostra il mondo direttamente dall’alto, come di solito possiamo vederlo solo dal finestrino dell’aereo. Quei paesaggi che ammiriamo con il naso appiccicato al finestrino, oggi sono disponibili anche per arredare la nostra casa e dare un tocco di colore al salotto oppure alle camere da letto. E così dal mappamondo al tappeto la geografia diventa ingrediente creativo per arredare la casa.

Riciclo e trash design: il fascino degli oggetti da buttare

Ai materiali da riciclare ci arrivavo anche io. Che si potesse fare una sedia, come Muchas Rosas, riciclando gli scarti di produzione dei feltrini oppure una poltroncina di plastica, mi sembrava un’idea molto originale ma tutto sommato abbastanza prevedibile. Che invece oggetti da buttare potessero diventare materiale di base per creare dei favolosi pezzi di design, mi lascia a bocca aperta. Cravatte scolorite, vecchi giornali di gossip e cronaca rosa, cassette da mercato ortofrutticolo e perfino vecchie grucce avanzate dall’armadio. Ognuno degli oggetti che vi ho appena citato ha dato vita ad una stupefacente collezione di pezzi d’arredamento. Tutti da collezionare.

Storie di design: la chaise longue

Nel 1800 Jacques Luis David ritrae in un suo dipinto Madame Recamier. La giovane donna il cui vero nome in realtà era Jean Francoise Julie Adelaide Bernard (sposata al banchiere Recamier  nel 1784) è ritratta in un ambiente spoglio, se non fosse che si trova adagiata su una dormeuse dell’800, unico ornamento in un ambiente totalmente privo di arredi. La dormeuse, il cui passato affonda le radici nei triclini degli antichi romani, è un divano usato come lettino che arreda e arricchisce un ambiente interno. Dai tempi di Madame Recamier la dormeuse si è molto evoluta ed è cambiata nella forma e nei materiali.

Clockee: orologi da arredamento

Clockee è il nome di una piccola azienda che ha un solo obiettivo: creare orologi moderni. Gli ideatori di questo progetto sono due giovani designer professionisti, appassionati di lavorazione del legno che lavorano da casa per creare degli orologi unici che, scusate il giro di parole, sono senza tempo! Quando il progetto era solo all’inizio, i due designer producevano qualche piccolo orologio da vendere sul loro sito internet, ma ben presto la fama degli orologi Clockee si è diffusa e loro sono stati letteralmente inondati di richieste di acquisto.

My Ikea: personalizza i tuoi mobili Ikea!

Ikea: amore e odio. Sono probabilmente i mobili a basso costo più famosi del mondo, noti per essere molto economici anche se di buon gusto e pratici ma hanno un difetto che spesso li rende insopportabili: sono tutti noiosamente uguali e non c’è cosa più brutta di andare a casa di un’amica e notare che ha acquistato la stessa sedia e scrivania che avete scelto voi. Sul sito di My Ikea però, il problema dei mobili clonati si può risolvere con una strategia che vi permetterà di renderli unici e personalizzati.

Arredo giardino: obiettivo relax!


Ferie tanto sospirate, siete ormai così vicine! Le lunghe giornate al lavoro saranno sostituite da lunghe giornate al mare, niente orari fissi, cibo sano, tanto sonno, io le mie ferie le immagino così. Ma non mi dispiacerebbe neanche avere un giardino dove sdraiarsi verso sera, quando il sole non è ancora tramontato ed è tiepido quanto basta da essere piacevole senza dare fastidio. In fondo, basta poco per trasformare un terrazzino o un piccolo giardino un angolo di pace e relax, dove riposarsi e ritrovare serenità ed energie.

Oggetti di design: l’attaccapanni si rinnova!

Non è mai stato un granchè, anzi. Direi che rientra tra quegli oggetti squallidi e diciamolo pure, un po’ bruttini, che però in casa non possono mancare. L’attaccapanni dunque è meglio metterlo in un angolino dell’ingresso, magari dietro la porta e speriamo che si riempia presto di cappotti. Fine di questa storia. Basta dare un’occhiata alla nostra gallery per notare come anche un oggetto un po’ banale d’uso quotidiano può diventare un oggetto di design bello, spiritoso e ovviamente anche pratico da usare. Posizionato all‘ingresso di casa non sfigurerà e i vostri ospiti vi chiederanno di sicuro dove l’avete trovato!