Tra le possibili case antisismiche, ci sono le abitazioni in canapa e calce che, ecologiche e sicure contengono il principio attivo della marijuana anche se in piccolissime dosi. In Italia se ne stato costruendo due a Cavezzo e Vigarano Mainarada, comuni dell’Emilia duramente colpiti dal terremoto del 2012, ma la prima casa in canapa italiana si trova a San Giovanni in Persiceto in provincia di Bologna che esisteva già e ha resistito alle scosse del terremoto di sesto grado restando integra.
I signori Franchini sono gli abitanti della prima casa in canapa e calce costruita in Italia, a San Giovanni in Persiceto in provincia di Bologna. Il bilancio di questa esperienza è molto positivo. La casa con lo scheletro in legno e le murature in canapa e calce, esisteva già prima del violento terremoto che nel 2012 ha colpito l’Emilia Romagna e fatto crollare o comunque danneggiare tanti edifici, ed è rimasta integra proprio grazie alle sue caratteristiche costitutive.
Il progetto, curato da Olver Zaccanti, geometra e tecnico di Anab, l’associazione nazionale di architettura bioecologica, che da anni si prodiga per far conoscere questo metodo di costruzione sostenibile, è iniziato nel 2009 ed è stato completato nel 2012.
Dal punto di vista antisismico, la canapa e la calce sono perfettamente in sintonia con la struttura in legno all’interno e quindi si muovono in armonia tra di loro senza creare lesioni – spiega Zaccanti – naturalmente per terremoti di un certo tipo: se si va oltre il sesto-settimo grado della scala Richter cominceranno ad esserci delle lesioni anche in questo caso, però anche da questo punto di vista abbiamo a che fare con un materiale che eventualmente si potrebbe frantumare ma non rovesciare, migliorando anche in questo caso la sicurezza delle persone.
Oltre a essere antisismica, la casa in canapa e calce non è umida pur sorgendo nella pianura padana, in ‘terre d’acqua’, ed è fresca d’estate e calda d’inverno; abbatte i consumi energetici grazie all’isolamento termico; non c’è l’impianto di raffreddamento, perché non necessario, mentre quello di riscaldamento è alimentato da una pompa di calore; sono inoltre presenti pannelli solari.
Non accendiamo i caloriferi fino a dicembre – racconta soddisfatto il signor Franchini – essendo tutto elettrico ed avendo i pannelli fotovoltaici, è una casa a costo zero; anzi, mi rimane in tasca qualcosa.
Non serve l’allaccio alla rete gas:
La casa è stata costruita pensando al massimo risparmio energetico – ha sottolineato Zaccanti – Sono indipendenti e la casa è staccata dalla rete del gas.
L‘uso della canapa nelle costruzioni risale a 1500 anni fa, ma la recente riscoperta della fibra come materiale isolante può avviare un modo di costruire sicuro ed ecologico. La coltivazione industriale della canapa in Italia è possibile solo se i semi certificati contengano meno dello 0, 2 per cento del thc, il principio attivo della marijuana. Per una casa antisismica stupefacente sì, ma senza effetti collaterali!
Fonte e foto canapaindustriale.it