Si parla spesso di carta da parati ultimamente ma poco del materiale in cui la stessa viene proposta. I più apprezzati e sfruttati? La carta (o cellulosa), il tessuto non tessuto (TNT) e le fibre naturali: tutti elementi in grado di rendere questo complemento molto versatile.
Carta per carta da parati
Come il nome porta a suggerire e grazie ad una tradizione secolare, la classica carta da parati che tutti conoscono ed alla quale si fa maggiore riferimento è senza dubbio quella in carta o cellulosa. In questo caso si parla di una monostrato composta di cellulosa, la pasta che si ricava lavorando le fibre degli alberi e con la quale si produce la carta che comunemente usiamo in tantissime situazioni. Sul mercato è senza dubbio la più conveniente e per tanto tempo è stata utilizzata nell’arredamento in via quasi esclusiva fino all’impiego di diversi materiali. Rispetto al passato la qualità è sicuramente cresciuta ma presenta alcune caratteristiche che non la rendono sempre la scelta migliore per chi intende utilizzarla: non è lavabile, non è semplice da posare ed è poco resistente in generale. Questo significa doverne fare a meno in stanze umide o che possono “sporcarsi” facilmente.
Tessuto non tessuto per la carta da parati
Una tipologia di carta da parati che sta conquistando il favore del mondo dell’architettura e del design è quella in tessuto non tessuto: tecnicamente è formata da una pasta di cellulosa unita a fibre tessili sintetiche e resina. Si tratta sempre di una carta da parati monostrato ma risulta essere più malleabile rispetto alla carta classica sia dal punto di vista meccanico che estetico. La carta da parati in TNT infatti non solo sembra un vero tessuto dall’aspetto molto naturale, ma non si deforma ed è molto resistente, è lavabile e traspirante: insomma la scelta ideale a meno che non si voglia proprio evitare esteticamente l’effetto tessuto sulle proprie mura.
Fibre naturali per la carta da parati
La carta da parati in fibre naturali è una delle opzioni che sempre di più stanno attraendo coloro che vogliono dare vita ad un arredamento green e sostenibile allo stesso tempo ma anche ad un ambiente confortevole e rilassante. In questo caso la carta da parati è tessuta nel vero senso della parola, con trama ed ordito come qualsiasi tappezzeria ed il suo strato di supporto è disponibile sia in TNT che cellulosa. Le fibre più usate? Lino, sughero, cotone, bambù, canapa, paglia: esse consentono di ottenere una carta resistente, anche alle macchie, ignifuga e capace di isolare acusticamente.