Cappellini, sogno declinato in infinite versioni

Metodo Cappellini. Il sogno declinato‘.  Il libro che Giulio Cappellini, design-star italiana e  imprenditore, dopo trent’anni  di attività ha dato alle stampe per la casa editrice Electa e che viene presentato giusto mercoledì 5 ottobre alla Galleria Sozzani di Milano, (ore 18 e 30), ha un punto interrogativo finale nel titolo perché il sogno è sempre aperto e in divenire. Qui invece i punti che mettiamo sono solo esclamativi perché il  volume è un ottimo pretesto per presentare alcune delle creazioni, tra continuità e innovazione, di un’azienda che oltre a produrre mobili, è una fucina di idee. Progettazione, artigianalità, innovazione e creatività, le chiavi di questo ‘metodo’.

 

 

 

Trent’anni di attività di un architetto designer e imprenditore raccontati in un libro che oscilla tra il diario e l’enciclopedia. Dalla A di Architettura, l’inizio e la passione, alla B di Bouroullec con la scoperta dei due fratelli designer a Parigi; la C di Contraddizioni e il nome del brand Cappellini, la L di Limited edition che racconta l’approccio alle piccole produzioni, per proseguire in 192 pagine, edite da Mondadori Electa.  Tra rigore e libertà, suggestioni artistiche e funzionalità, il ‘metodo’ Cappellini ha realizzato oggetti entrati a pieno titolo nella storia del design, nelle collezioni dei musei ma soprattutto nelle case delle persone.

Vi presentiamo un piccolo campione di questa produzione che basandosi sul valore del made in Italy ha saputo superare le frontiere geografiche e culturali per creare innovazione, tenendo presente che, anche quella più recente, richiama quelli che sono ormai grandi classici del design.

 

 

 

 

Poltrona Drum

 

Drum è un omaggio alle batterie elettroniche esagonali degli anni ’80. Dalle forme plastiche, la poltrona è realizzata in poliuretano stampato per unire massimo confort alla forza estetica dell’oggetto. Il rivestimento è in tessuto elasticizzato con stampa tridimensionale elaborata sul modello della tassellatura geometrica in tre varianti cromatiche; disponibile anche in tinta unita blu, nero, turchese, bianco, arancio e in tessuti e pelli Cappellini. Il tavolino invece, è realizzato con la tecnica della piegatura di un foglio di lamiera, laccato opaco in bianco o antracite.

 

 

Mobile Dakka, omaggio a Burri

Dakka è il mobile contenitore con ante a battente decorate da Catia Salci. L’elemento dalle geometrie minimali e rigorose che definisce l’armadio esalta la finitura artistica della superficie frontale che, suggerendo l’increspatura del mare, rimanda all’immaginario di Alberto Burri in cui la materia subisce processi di trasformazioni per dare vita a nuove armonie estetiche.

Break Stone, vulcanica ispirazione

La natura con le sue travolgenti manifestazioni primordiali ha ispirato Giulio Cappellini nel progetto dei tavoli Break Stone che va ad ampliare una linea iconica dell’azienda. Proposti con piano quadrato o circolare, acquistano una matericità unica grazie all’impiego, nella realizzazione del top, della pietra lavica estratta dalle cave alle pendici dell’Etna. La finitura avviene tramite la fusione della lava con pigmenti verdi, blu o granata e la loro naturale vetrificazione a fuoco. La struttura d’appoggio è in acciaio verniciato nero.

 

 

Tube chair, torna un grande classico

Ecco a voim un grande classico. Modulare, flessibile, semplice e personalizzabile, ritorna Tube, il progetto di Joe Colombo che ha fatto la storia del design italiano ed è stato inserito nelle collezioni permanenti della Triennale di Milano, del Moma e del Metropolitan Museum of Art di New York. Progettata nel 1969, questa seduta iconica completamente destrutturata è di nuovo protagonista della contemporaneità grazie ad accorgimenti produttivi di nuova generazione che mantengono inalterate le caratteristiche del progetto originario. I tubi sono assemblati  tramite ganci di fissaggio in metallo e il rivestimento è proposto in pelle o tessuto bielastico nei colori: nero, bianco, giallo, turchese o arancio.

 

 

 

Bong floreal, Cappellini progettista

 

Bong torna protagonista dell’interior design con la versione Bong Floreal, il tavolino sferico con piano integrato, ottenuto dall’asportazione di una porzione della sfera che definisce il progetto. E’ proposto anche nella versione Lava Vulcanica in cui la superficie è rifinita manualmente applicando polvere di lava proveniente dall’Etna.

 

 

 

Tappeto Tube, viva Joe Colombo!

 

Un altro, recentissimo, omaggio a Joe Colombo: la figura geometrica del cerchio è protagonista del tappeto circolare Tube che riproduce il disegno della celebre poltrona destrutturata disegnata da Colombo. Il tappeto ha diametro di 240 centimetri ed è realizzato con le migliori lane neozelandesi.

 

 

Adaption, l’imbottito ad effetto caduta

Lo spirito di adattamento rispetto ai cambiamenti repentini della contemporaneità ha ispirato Fabio Novembre nella creazione della collezione di imbottiti Adaptation. Un progetto di grande impatto che gioca sull’illusione ottica suggerita dall’andamento obliquo dello schienale, per simulare l’effetto caduta. Grazie a un sistema di piedini di diverse altezze e a un cuscino che gradualmente aumenta il proprio spessore, la seduta è perfettamente parallela alla linea di terra, assicurando una normale posizione a chi ne usufruisce. Il divano e la poltrona sono proposti in tessuto e pelle con profili nero, bianco, grigio, rosso, bordeaux, avio, nuvola a contrasto che valorizzano le geometrie dell’oggetto.

 

 

 

Homage to Mondrian

Dall’incontro di Cappellini che ne fa il suo progettista di punta per presentarsi sulla scena internazionale, con il designer giapponese Shiro Kuramata nel 1987, nascono progetti, ancora di estrema attualità, presenti anche nelle collezioni permanenti dei musei, come questi contenitori con ante e cassetti ispirati alle opere più grafiche di Piet Mondrian. Laccati opaco in due abbinamenti fissi dei colori nero, bianco, blu, rosso e giallo, sono montati su ruote in gomma grigia.

 

 

Cloud, libreria tra le nuvole

Cloud è una libreria modulare bifacciale in polietilene bianco con vani passanti. Gli elementi, realizzati con tecnica rotazionale, sono aggregabili tra loro mediante clips a pressione di colore bianco. Ogni modulo viene fornito completo di due clips.

 

Proust, icona del design

 

Per finire, questa famosissima poltrona con struttura in legno, rivestimento fisso in un nuovo tessuto multicolor disegnato da Alessandro Mendini. Nata nel 1978 per il Palazzo dei Diamanti di Ferrara, Proust è subito diventata l’icona del design del ‘900 e uno dei riferimenti più conosciuti e importanti della ricerca formale ed estetica. Cappellini ne ha raccolto l’eredità nel 1993: oggi Proust Geometrica, rivestita e rifinita a mano come da tradizione, conserva le forme della poltrona originaria rinnovandone e perpetrandone l’immagine e il valore.

 

 

 

 

 

 

Fonte e foto cappellini.it

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