Grandi carpe blu che nuotano su un fondale onirico: Cachemere è un tappeto di ispirazione acquatica, vagamente ‘marinaresco’ anche se i principali interpreti sono pesci di fiume. Disegnato per il marchio Karpeta da Vito Nesta, è un carpet d’ambientazione ‘liquido-surreale’ che va oltre la staticità di una comune ‘passatoia’ e sta benissimo in terra in tutte le stagione, non solo in estate.
Un incontro davvero fecondo quello tra Karpeta, giovane azienda calabrese che da dieci anni ha intrapreso l’avventura di produrre tappeti, e il designer Vito Nesta.
Karpeta lavora per trasformare il tappeto da semplice complemento d’arredo a sorprendente opera d’arte che coniughi artigianalità, sapienza laboratoriale, innovazione dei materiali e design originale.
Un tempo era valigia, tavolo, letto, casa, poi simbolo identitario di popoli e regni, ricopriva letti e sedie, era sospeso alle pareti e chiudeva i vani di passaggio. Oggi si è accomodato sul pavimento, veste la casa, riscaldando le parti fredde, separando il fuori dal dentro, il sopra dal sotto, creando uno spazio unico, simbolico per sua natura – si legge sul sito delll’azienda – Karpeta unisce ieri e oggi, sceglie di intrecciare l’artigianalità della tradizione con la modernità del design contemporaneo, antiche lavorazioni a mano con un’estetica nuova. Perché il tappeto lo si calpesta per passione, a piedi nudi, è una libertà riconquistata, domesticità morbida che impreziosisce e caratterizza ogni ambiente. Perché il tappeto è emozione.
Poi c’è Vito Nesta, un designer animato da enorme curiosità per le culture al punto che il viaggio è la costante della sua formazione, ed è sempre alla ricerca di immagini sospese tra design e artigianato come sapiente cultura del fare e anima della creatività.
Da questo incontro è nato Cachemere, tappeto in lana neozelandese e viscosa grigio blu taftato a mano, presentato in due dimensioni: 170 x 240 cm – 200 x 300 cm, dimensioni che possono essere modificate su richiesta di chi decida di viverlo in casa.
Cachemere è un ‘affresco compositivo che richiama un universo acquatico al tempo stesso ludico e surreale’ e va oltre la staticità e bidimensionalità di un consueto tappeto a favore di una esperienza giocosa e surreale. Personaggi e interpreti, infine, sono carpe asagi o koi, pesci giapponesi, normalmente allevati in laghetti con funzione ornamentale, dai colori screziati, qui immaginate in azzurro tra arabeschi e nuance neutre e discrete. Le carpe, considerate tra i più longevi pesci al mondo, sono propiziatrici di fortuna. Obbligatorio averle in casa e ‘calpestarle’!
Fonte karpeta.it
Photo credits karpeta.it