L’arredamento vegano è una realtà: e se vi state chiedendo come possa essere altrimenti tranne che (talvolta) per i tappeti, seguiteci in questo particolare viaggio.
Siamo ben coscienti che questo termine possa accompagnarsi a moltissimi altri prodotti (non solo il cibo, N.d.R.) che non contengano elementi provenienti da animali ma risulta ancora difficile pensare che anche i mobili possano cadere sotto questa classificazione.
Come arredare la casa in modo vegano? Semplice: scegliendo materiali naturali composti solo di elementi di origine vegetale o sintetica ma prodotti secondo specifiche regole. Ed è più difficile di quel che si pensi visto che attraverso questa scure devono passare sia le vernici da usare per tinteggiare le pareti che i tappeti. E le prima devono risultare essere prodotte senza l’uso di petrolio e derivati animali: stesso vale per i complementi d’arredo sopracitati.
Come è facile intuire bisogna fare a meno, nella scelta di accessori e complementi vari, anche tessili, di tutto ciò che sia privo di lana, piume, seta e pelle. Il legno è senza dubbio il materiale d’elezione per ciò che concerne l’arredamento vegano: più è grezzo più si avvicina all’idea vegana di perfezione. I mobili devono essere dotati di certificazioni FSC e PEFC: questo garantisce che non sono stati realizzati in seguito a deforestazione abusiva. Il consiglio, soprattutto per gli elementi tessili da inserire è quello di puntare a fibre naturali come il cocco, il cotone, la canapa ed il bambù. Lo stesso è valido per gli accessori: un esempio? Le candele: niente cera d’api ma oli essenziali.