Cosa scegliere come arredamento salvaspazio? Le case con il tempo e grazie alla crisi si sono andate sempre rimpicciolendo per ciò che riguarda le dimensioni, obbligando gli interessati a cercare soluzioni adeguate.
Vi è differenza addirittura tra quella che era la concezione di abitazione nel 2000 e quella di adesso: una volta non solo la metratura era più ampia, ma la divisione di camere e spazi più marcata a differenza di quelle di adesso. Ad essere più “grande” nella nuova concezione spaziale abitativa è la zona giorno, quella dove grazie ai dispositivi multimediali ed allo sfruttamento, le persone vivono di più, specialmente se vi è un angolo cottura o una cucina a penisola che viene inglobata nell’open space.
Un cambiamento importante questo che spesso diventa la cartina tornasole di un progetto architettonico che punta ad offrire a coloro che abitano nella casa il massimo del comfort nel minimo dello spazio. Le camere da letto hanno smesso di avere grandi metrature ed i bagni sono concepiti per contenere tutti i servizi necessari: in questo tipo di approccio l’arredamento modulare è divenuto basilare, insieme a quelle che possono essere definite soluzioni flessibili che consentono di salvare più spazio possibile.
Pensiamo ad esempio al divano: conviene sempre puntare su una soluzione che sia letto e contenitore allo stesso tempo al fine di poter contare in caso di necessità di un “coperto” in più per dormire e su dello spazio aggiuntivo nascosto e soprattutto non ingombrante rispetto alle scelte basilari fatte per l’arredamento. E’ importante, quando si sceglie dell’arredamento salvaspazio, evitare gli eccessi. Oltre che ottimizzato l’arredo deve essere anche facile e comodo da usare. Quindi via libera a mobili a parete, cassettoni e ripiani estraibili, o ancora piani cottura angolari, blocchi a scomparsa: tutto deve però essere accessibile e bene organizzata.
I mobili possono divenire divisori ed i sottoscala “complementi d’arredo” se opportunamente gestiti.