Di lui potete leggere molte definizioni, ma quella che più mi ha colpito è “nè archistar nè rivoluzionario” perchè mi sembra sia quella che meglio descrive Antonio Citterio, designer italiano, milanese per la precisione, classe 1950. Pluripremiato e molto apprezzato anche all’estero, le sue opere sono esposte a New York nella collezione permanente del MoMa e al Beaubourg di Parigi. Si laurea in Architettura al Politecnico di Milano e nel 1972 apre il proprio studio, con particolare attenzione all’architettura e all’interior design. Dal 1987 al 1996 ha lavorato in collaborazione con Terry Dwan alla progettazione di edifici in Europa e Giappone. Tra i suoi progetti più importanti c’è la riprogettazione di un blocco nel centro storico di Seregno (MI), la sede del brand Esprit ad Amsterdam, Anversa e Milano, e di impianti industriali.
Nel 1999 Antonio Citterio e Patricia Viel formano Antonio Citterio and Partners, un ufficio multidisciplinare che si concentra sull’architettura, il disegno industriale e la grafica e che si occupa anche di corporate design e di comunicazione. Il raggio d’azione dei lavori di Antonio Citterio è larghissimo, specie per quanto riguarda l’industrial design. Ha lavorato per le più importanti aziende italiane e straniere: B&B Italia, Flexform, Flos, Guzzini, Iittala, Inda, Kartell, Maxalto, Sanitec Group – Pozzi Ginori, Technogym, Tre Più, Vitra. Nel campo della moda ha progettato e coordinato concept per Alberto Aspesi, Cerruti, Emanuel Ungaro, Stefanel, Zegna Sport, De Beers.
Molti degli arredi che potete vedere nella galleria sono dei pezzi abbastanza costosi, ma se volete assicurarvi di avere un oggetto firmato Antonio Citterio spendendo una cifra irrisoria, vi consiglio il servizio da caffè My Table di Guzzini con design firmato da Antonio Citterio. La tazzina bianca e rotonda si fonde alla perfezione con il piatto triangolare ma dai bordi tondeggianti, inoltre la ceramica bianca è ideale per esaltare il contrasto con il colore scuro del caffè. L’intero servizio costa 69,09 euro.
Photo Credit| Guialomejordelmundo, AntonioCitterioandpartners