Dolce e Gabbana hanno fatto il loro debutto nel mondo dell’arredamento: c’è chi ha amato tutto ciò e chi si chiede se sia stata una mossa saggia quella di sbarcare in questo mercato: quel che è certo è che ciò che hanno presentato alla Misericordia di Venezia a fine agosto è qualcosa in grado di lasciare il segno.
Un esordio che lascia il segno
Parliamo di una collezione importante, molto vasta, che conta più di trecento pezzi diversi adatti ad arredare o diventare accessori di moltissime stanze diverse. Inutile girarci intorno si tratta di pezzi di una certa tipologia che non sono adatti a tutte le idee di stile che si possono avere per la propria casa: il livello qualitativo è comunque molto alto dato che Dolce e Gabbana si sono affidati a diversi artigiani provenienti da tutta Italia per creare la loro collezione, che comprende tavoli, poltrone, mobili bar e carrelli oltre a tantissimi altri complementi.
Sono quattro le tematiche nelle quali la collezione di mobili di Dolce e Gabbana è suddivisa. Hanno spiegato i due stilisti nel corso della presentazione:
Abbiamo voluto chiamare tanti esperti dei saperi manuali, gli abbiamo chiesto delle cose, ma li abbiamo anche ascoltati, ci siamo fatti consigliare. […]Io sono un po’ bohemien [Stefano] mi piace raccogliere e conservare tanti oggetti coniugano quelli più umili e quelli più preziosi, il sobrio e il kitsch, mentre Domenico rivoluzionerebbe la casa ogni sei mesi. Mi ricordo, di quando eravamo una coppia, che ci mettevamo a spostare mobili…”.
Quattro le tematiche della collezione
Carretto riporta la mente alla tradizione siciliana e ai mobili antichi, mentre Blu Mediterraneo presenta quello che appare essere evidente richiamo al decoro delle caratteristiche ceramiche bianche a motivi azzurri che a quanto pare, secondo le parole di Dolce è stato ispirato dall’aspetto dell’hotel Parco dei Principi di Gio Ponti a Sorrento. Vi sono poi due tematiche animalier, Zebra e Leopardo: quest’ultima è stata selezionata insieme a Carretto per essere parte della presentazione veneziana: è stata lei la prima ad accogliere i visitatori che entravano all’evento.
Come già intuibile si è trattato di una presentazione a due voci che però è stata condotta da protagonisti diversi dato che i due stilisti si sono fatti aiutare anche da Luxury Living Group, che ha commentato, riguardo la collezione che “la capacità di interpretare e tradurre i valori e l’identità di Dolce & Gabbana, unita alla cultura artigianale, ha permesso al Gruppo di dare forma ad un nuovo modo di abitare la casa”. Interessante.