Come si pota il glicine? Scopriamolo insieme

Tra tutte le piante dall’aspetto altamente decorativo e scenografico, il glicine ne rappresenta un degno esempio grazie alla maestosità della sua fioritura e al fatto che si adatta facilmente a qualsiasi tipo di abitazione. Infatti, si tratta di una pianta rampicante molto flessibile, qualità che permette di direzionarla a proprio piacimento in modo da decorare giardini di qualsiasi dimensione, semplici balconi, pergole o gazebi fino a ricoprire intere pareti esterne.

glicine

Il Glicine: una pianta magnifica e voluminosa dalla lunga storia

Oltre che dalla maestosità della fioritura, l’aspetto scenografico del glicine dipende soprattutto dalla bellezza dei colori che è in grado di sprigionare: fiori a grappolo bianchi, viola o lilla formano un tappeto cromatico dallo stile unico e sempre riconoscibile.

La decorazione prodotta dal glicine somiglia molto a quella tipica delle fioriture giapponesi o cinesi, questo perché fu proprio Marco Polo ad importarne i semi in Europa facendola diventare, ad oggi, una delle tipiche piante dell’area del Mediterraneo.

Essendo, però, una pianta rampicante che può diventare anche invadente, è necessario che il glicine venga periodicamente domato attraverso un’attenta potatura in grado di direzionarlo e di donargli una forma più armoniosa e ordinata, oltre che utile a farlo crescere in salute e resistente.

Quante volte bisogna potare il glicine?

Essendo una pianta che si adatta molto bene a tutti gli ambienti climatici, sia caldi che freddi, il glicine ha bisogno, fondamentalmente, di poche accortezze per crescere rigoglioso: molto spazio per potersi espandere, un terreno argilloso e ricco di sostanze organiche e la possibilità di poter sviluppare le sue radici senza che queste possano danneggiare le pavimentazioni della zona che lo ospita.

Il glicine può sviluppare una robusta e ben precisa direzionalità vegetativa se viene potato nei tempi e nel modo giusto. La regola di base dice che questa pianta ha bisogno di essere potata due volte all’anno: una prima potatura fatta nei mesi estivi, quando è ancora verde, e una seconda da effettuare alla fine dell’inverno.

Nel primo caso lo scopo è principalmente quello di stimolare la fioritura e dare alla pianta un aspetto più ordinato, mentre nel caso della potatura invernale si cerca di eliminare i rami secchi e di accorciare quelli che hanno almeno un anno di vita.

Come procedere per realizzare un’ottima potatura del glicine?

Dopo aver tolto i rami secchi che vengono via facilmente con il solo utilizzo delle mani, si passerà ad analizzare i rami più grossi che, eventualmente, richiedono l’uso di una buona forbice da potatura – a lama passante, a lama battente o a doppia lama – che si possono acquistare in negozi specializzati oppure online su tanti siti dedicati al giardinaggio, come Gogoverde.

Più nel dettaglio, questo tipo di rami necessiteranno di una potatura se sono secchi, malati, direzionati in un modo o in un posto sbagliato o se sono troppo vicini tra di loro fino ad incrociarsi.

Volendo poi controllare anche la direzionalità del glicine, sarà necessario tagliare i rami in modo da lasciare degli speroni lunghi circa 20 o 25 cm con tre o quattro gemme su ciascuno di essi, in tal modo si avrà la certezza che la linfa convoglierà tutta sulla gemma apicale che produrrà nuovi getti e una fioritura spettacolare.

Il taglio del ramo da eliminare deve avvenire sempre alla base del colletto, solo se si ha la necessità di tagliare un ramo che si incrocia con un altro la potatura può avvenire pochi millimetri dopo la terza o quarta gemma presente sul ramo; in questo modo, molto probabilmente, il ramo prenderà un’altra direzionalità esattamente dal punto in cui è stato effettuato il taglio, soprattutto se la gemma presa a riferimento puntava verso l’esterno.

Essendo una pianta rampicante alla quale può essere data una precisa direzione, per ottenerla è fondamentale modellarne la forma fin dai primissimi anni di vita in modo che possa adornare ogni superficie in base ai gusti personali del suo proprietario. Se si desidera allungarla, basterà lasciare un ramo adatto a questo scopo e legarlo in base alla forma e alla direzione che gli si vuole dare.

Come modellare e dare la giusta direzionalità al glicine?

Per modellare il glicine bisogna, innanzitutto, eliminare tutti i polloni basali che si sviluppano sul tronco e alla base della pianta, anche se non è affatto insolito trovarli perfino all’interno delle radici. I polloni, oltre a dare alla pianta un aspetto disordinato, sono anche in grado di privare il glicine di forza e robustezza, altro motivo in più per eliminarli.

Dopo aver concluso questa operazione, bisogna passare al lavoro da effettuare sui rami scegliendo quelli da eliminare o da lasciare in base alla forma che si vuole dare alla pianta.

Terminati tutti questi passaggi di pulizia e potatura, si potrà avere la certezza di una fioritura ricca e abbondante in quanto la pianta di glicine avrà ottenuto più vigore e sarà in grado di alimentare le gemme e i loro grappoli.

Inoltre, un glicine ben pulito mostra anche un tronco nodoso che, specialmente nelle piante più vecchie, assume un importante ruolo ornamentale e scenografico.

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