Entriamo più nello specifico nell’attività dei traslochi, fortemente legata a quella dell’arredamento e per essere precisi affrontiamo ora quel che riguarda l’imballaggio e la marcatura, due momenti fondamentali di questo processo.
In caso non se ne occupino direttamente gli operatori della ditta di traslochi alla quale ci si appoggia (sono diversi i servizi che possono essere scelti in base ai differenti interlocutori, N.d.R.) è necessario concentrare la propria attenzione nel imballare i propri oggetti nel miglior modo possibile. La prima cosa da fare è preparare tutto ciò che è utile al task da eseguire: scatoloni, carta, plastica a bolle, scotch da imballaggio, pennarelli (possibilmente a punta grossa, N.d.R.) un block notes.
Il consiglio è quello di imballare gli oggetti stanza per stanza, mettendo via prima quelli che ovviamente non si usano quotidianamente: le varie scatole non dovranno pesare più di 20 kg, limite da autoimporsi. Gli oggetti pesanti dovranno andare sul fondo e per ciò che riguarda le cose fragili sarà bene prima imballarle con la carta riempiendo le cavità e poi nel pluriball che dovrà per un lavoro a regola d’arte, rivestire anche i bordi della scatola. Inutile dire che riuscire a trovare delle scatole appositamente fatte per bicchieri, tazze ed altri suppellettili con alveolari e strutture dedicate può rivelarsi una salvezza su tutta la linea.
Per ciò che concerne la marcatura, ovviamente essa dovrà essere eseguita per ogni scatolone appena lo stesso verrà riempito: meglio utilizzare un pennarello nero. Dovrà esserci un numero (per tenere sotto controllo) e una sigla per la stanza in modo da rendere meno difficile riconoscere cosa vi può essere all’interno e per dare ai traslocatori la capacità di suddividere correttamente le scatole nelle stanze corrispondenti. E nel block notes, ovviamente, vanno riportate queste istruzioni.