Arredare casa in stile vintage anni ’50? Una possibilità da prendere seriamente in considerazione, soprattutto in un periodo nel quale “l’antico” è al top delle scelte di design. Vediamo insieme come regolarci in questo caso, tentando di contestualizzare in modo giusto il periodo scelto.
Scegliendo un periodo come quello degli anni ’50 si deve avere bene il contesto storico nel quale l’arredamento che vogliamo inserire all’interno delle nostre è nato e perché lo ha fatto. Inutile dire che si parla del secondo dopoguerra, momento in cui la società stava vivendo la sua rinascita economica ed industriale. Vi erano ottimismo e speranza per il futuro che si riflettevano automaticamente in ogni scelta. A livello di arredamento e non solo a fare il suo esordio ci ha pensato la plastica, particolarmente apprezzata come nuovo materiale resistente e colorato.
Negli anni ’50, pur non negando lo stile è la praticità ad essere messa in primo piano. Importante: bisogna capire se si vuole arredar la propria abitazione nello stile dei primi anni ’50 o degli ultimi. In quel decennio infatti si è passati da colori neutri e toni sul beige e del bianco fino ad una vera e propria esplosione di colore che ha traghettato gli arredi negli anni ’60. Arredare casa in stile anni ’50 significa ricercare dei complementi di arredo caratterizzati da linee bombate e da profili sinuosi: ogni mobile, a prescindere dal suo utilizzo aveva un’aspetto ammorbidito e poco spigoloso.
I mobili immancabili? Le poltrone in vimini, il frigorifero Smeg e per le pareti delle carta da parati colorata in grado di stupire.