Non si parla tantissimo di smart home e domotica correlate all’arredamento, o meglio del rapporto che possa intercorrere tra questi due elementi tanto importanti all’interno di una casa. E la domanda che ci si pone è la seguente: quando si vuole avere una casa intelligente, l’arredamento ne risente?
Il primo fattore ovvio del quale tenere da conto è che se si è particolarmente fissati con l’arredamento di design, i problemi da affrontare a livello stilistico saranno davvero pochi: qualsiasi componente riuscirà perfettamente ad essere mimetizzata ed anzi, si cercherà di evidenziare in qualche modo l’aspetto ipertecnologico della casa. E’ diverso l’approccio invece se si ama l’ambiente classico. E’ importante entrare nell’ottica che si può possedere una casa domotica ed automatizzata senza dover rinunciare a ciò che nell’ambito dell’arredamento si ama di più perché una casa smart non è per forza qualcosa che trasforma il proprio appartamento in un agglomerato futuristico di funzioni ma semplicemente consente di gestire alcune cose con maggiore facilità rispetto ad altre ed in modo automatizzato.
E si parla allo stesso modo di finestre in grado di chiudersi ed aprirsi secondo specifici comandi fino ad arrivare alla gestione di porte, manutenzione e controllo vocale. Ecco quindi che nella realtà l’arredamento di una casa non ne risente a meno che non sia il possessore stesso a volerlo. Vi sono dei progetti di domotica messi a punto da diverse società ed applicabili agli appartamenti che possono adattarsi perfettamente a qualsiasi stile si prediliga: se si accarezza l’idea di una smart house non bisogna fermarsi solo per una questione di aspetto.