‘Feltology’: così è stata ironicamente chiamata una collezione di lampade, naturalmente in feltro, proposte da un giovane designer, italiano di nascita ma svedese di adozione, Lorenzo Polo. ‘Feltology’, come se quella della lavorazione della lana cardata fosse o comportasse l’applicazione di una scienza a sé. La verità è che il feltro, materiale antichissimo ma più che mai attuale, affascina artisti e designer; è scelto quale banco di prova da nuove generazioni di creativi.
Italiano di nascita, Lorenzo Polo, è un designer che vive e lavora a Stoccolma e probabilmente vuole candidarsi al Nobel per l’uso innovativo e originale del feltro più che come semplice materiale.
Dalla sua sperimentazione, infatti, è nata Feltology, collezione di lampade che si propone di mostrare le meravigliose qualità latenti del feltro, la lana cardata di pecora sottoposta al processo di infeltrimento, se abbinato a altri materiali.
Ma come sono fatte realmente queste lampade progettato da Lorenzo Polo? Quale la ‘formula magica’? Trattandosi di pezzi di design, sono realizzati artigianalmente uno a uno: composti da strati di feltro che si uniscono con la resina che agisce come colla e agente indurente e rende il feltro facile da modellare, tagliare e scolpire.
La texture variegata delle lampade è stata realizzata quindi, sovrapponendo una serie di strati di feltro di vari colori, tenuti insieme dalla resina che fa ‘inamidare’ il tessuto: la morbidezza e al tempo stesso la robustezza del feltro di lana lo rende perfetto per realizzare complementi d’arredo.
Sponsorizzato dal gigante tessile danese Kvadrat, Feltology trasforma il feltro in qualcosa di più. Diversi pezzi di lana incollati insieme e poi tagliati creano una ‘geografia’ artificiale del tutto simile a strati di sedimenti, magari agli anelli di un albero.
Di recente le lampade sono state presentate ed apprezzate al Salone del Mobile di Stoccolma.
Attualmente sono ancora un prototipo, ma sono un valido esempio dell’efficacia di questa lavorazione.
Probabilmente le lampade Feltology non sono che le antisignane di un nuovo percorso di design.
La stessa tecnica ben rodata può essere utilizzata per realizzare mobili e arredi d’altro genere.
Fonte e foto lorenzopolo.com