Essere vintage nell’arredare casa, come di fa?

Se non sei vintage, puoi diventarlo! Anche perché almeno una volta nella vita la voglia di arredare una casa in stile vintage, viene a tutti. E in parte questi corsi e ricorsi testimoniano che gli arredi non passano mai di moda e tutti i complementi per la casa, nel bene e nel male, si rifanno a delle linee del passato, omaggiando gli anni Cinquanta e Sessanta. 

 Oggi le proposte di arredo che richiamano alla memoria le linee e le forme del design del passato, sono moltissime. Capita allora di vedere sempre più spesso nelle case dei mobili e degli elementi che sono stati concepiti negli anni Cinquanta e Sessanta, in pieno boom economico, che esprimono tutto l’entusiasmo di una società nel pieno del suo cambiamento. Oggetti che nel tempo sono diventati di uso comune, sono diventati indispensabili e si trovano ancora oggi.

Negli anni Cinquanta e Sessanta, per la prima volta, sono entrati nelle case gli elettrodomestici, il frigorifero, la radio e la televisione, tanto per intenderci. Tutti elementi usati per sbrigare le faccende di casa in modo più rapido ma anche per restare informati e al passo coni tempi. Adesso di questi elettrodomestici non possiamo più fare a meno ma per averli in casa devono rispettare dei canoni estetici che si rinnovano ciclicamente.

Il vintage non passa mai di moda ma è anche una forma di ricerca. Matteo Matteucci, per esempio, propone dei mobili decorati con le scritte dei marchi in voga e dei prodotti che erano sponsorizzati negli anni Cinquanta e Sessanta. Questo artista si è concentrato sempre sui richiami al passato realizzando anche cartelli pubblicitari, targhe e loghi in auge un tempo, andando da Fabbri a Perugina, da Lavazza a Bitter Campari.

Interessante anche la linea vintage proposta da marchi contemporanei, si pensi agli elettrodomestici Smeg in stile vintage con colori vitaminici e forme bombate ma con un cuore tecnologico assolutamente contemporaneo.

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