3D Housing 05, la prima casa in Italia stampata con tecnologia 3D, debutta presso la Milano Design Week e lo fa a ragione: è un progetto davvero incredibile che mostra un nuovo modo di pensare e dare vita alle abitazioni. Ovviamente si tratta solo di un prototipo, ma non per questo risulta essere meno interessante.
Essa è stata progettata da Massimo Locatelli dello studio CLS Architetti e realizzata in collaborazione con Italcementi, Arup e Cybe. Parliamo di una costruzione di 100 mq composta da una zona giorno, una zona notte, d un bagno ed una cucina. Una struttura composta da una miscela di polveri cementizie che può tra l’altro essere demolita, riportata ad uno stato polverizzato e ricostruita utilizzando lo stesso materiale iniziale.
Cosa è che colpisce particolarmente di questo progetto? Il fatto che lo studio sia stato in grado di dimostrare come sia possibile costruire in soli 7 giorni una casa che non solo è perfettamente abitabile, ma che risulta essere a basso impatto ambientale e che al pari di un prefabbricato può essere facilmente ingrandita, rialzata ed addirittura spostata e riposizionata in base alle esigenze della persona che la commissiona.
Ora, al momento appare palese che la stessa non abbia le stesse caratteristiche di un palazzo “tradizionale”, ma tale tecnologia può rivelarsi platealmente utile in specifiche condizioni che non debbono essere sottovalutate. 3D Housing05 può essere adottata come soluzione di emergenza per garantire una sistemazione adeguata a chi non dispone di un’abitazione: basti pensare ai terremoti o altre catastrofi naturali, ed il tutto con il minimo impatto ambientale ed una spesa davvero irrisoria.